martedì 22 giugno 2010

Un p'o' di storie.

Per quel che ne so io, nella provincia di Modena, la ciclofficina nasce, come idea, nell'ambiente della ruotafissa. Cosa sia la ruotafissa lo lascio spiegare a chi ne sa di più http://www.movimentofisso.it/, aggiungo solo ch'è una maniera di andare in bicicletta. Una delle tante. Personalmente ho conosciuto le prime persone che avevano voglia di farla (la ciclofficina) in quest'ambiente. So per certo che altri tentativi son stati fatti, ma a spot, senza continuità. Il nostro no. Partiremo lenti ma in autunno partiamo. In tre solamente. Luigi, Alessia e Paolo. Dino ha dato forfait (me lo ha detto stasera). Ric ha altre cose adesso (comunque ci segue [speriamo benigno]). E' normale. Ricaviamo questo tempo dalla nostra vita normale. Quella ha la priorità. Noi tre che al momento abbiam dato continuità alla cosa sappiamo tutti per certo che potrebbe accadere ad ognuno di noi. Io stasera ho parlato con quelli della fiab. E' davvero stupefacente vedere quanta ricchezza vi sia dietro questo umile oggetto: la bici. Quanta gente ci crede davvero. E' uno strano ginepraio. Davvero non capisco. Anche quelli che la prendo per il culo (la bici) sai benissimo che ce l'hanno in cantina e ogni tanto se la pedalano. Tutti la vogliono. Credo sia un bene. Occorre perseguirlo.

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